Binge eating disorder
Il Binge eating disorder (BED) o “disturbo da alimentazione incontrollata” è un disturbo del comportamento alimentare (DCA) che richiedere l’intervento del nutrizionista (o dietista), dello psicologo e del medico. Così come per tutti i disturbi alimentari anche il binge eating è multifattoriale, riconosce infatti diverse cause fra cui fattori genetici, psicologici, culturali, famigliari, neuroendocrini, etc. Si stima che possa colpire fino al 5% della popolazione nel corso della vita.
Criteri diagnostici del Binge eating
- Episodi di abbuffate ricorrenti. Si definisce “abbuffata” mangiare in un periodo di tempo definito una quantità di cibo significativamente superiore a quello che la maggior parte delle persone mangerebbe nello stesso arco di tempo e in circostante simili, accompagnato dalla sensazione di perdere il controllo
- Gli episodi di abbuffata devono essere associati a 3 o più dei seguenti aspetti:
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- Mangiare molto più veloce del normale
- Mangiare fino a sentirsi pieni in modo spiacevole
- Mangiare molto anche se non affamati
- Mangiare da soli perché si prova imbarazzo per quanto si sta mangiando
- Sentirsi disgustati verso sé stessi o molto in colpa dopo l’accaduto
- E’ presente un marcato disagio verso le abbuffate
- L’abbuffata si verifica in media almeno 1 volta a settimana per 3 mesi
- L’abbuffata non è associata alla sistematica attuazione di condotte compensatorie come nel caso della bulimia nervosa.
Comparsa e decorso del binge eating
Nella maggior parte dei casi i sintomi del binge eating si iniziano a manifestare in età adolescenziale o post adolescenziale. Siccome il BED non si manifesta solitamente con caratteristiche fisiche evidenti è spesso sotto diagnosticato. Inoltre la scarsa conoscenza diffusa tra la popolazione circa questo disturbo alimentare favorisce l’isolamento di chi ne soffre, che sperimenta spesso la paura di parlarne o l’incomprensione di chi gli è vicino.
In molti casi il disturbo insorge per la prima volta a seguito di un periodo di restrizione calorica, come ad esempio per chi segue una dieta dimagrante molto restrittiva. Il disturbo, se non adeguatamente trattato, può causare un grave disagio psicologico a chi ne soffre arrecando danni alla salute.
Trattamento del binge eating
Uscire dal binge eating è possibile ma è necessario il supporto specialistico del dietista (o nutrizionista) e dello psicologo, entrambi specializzati nel trattamento dei disturbi alimentari. Solo in una piccola percentuale di casi è necessaria una terapia farmacologica e quindi una consulenza psichiatrica. Il percorso nutrizionale prevede una corretta educazione alimentare che sia in grado di scardinare i meccanismi di restrizione e abbuffata tipici del BED. Attraverso un piano alimentare bilanciato e personalizzato è possibile ripristinare un corretto rapporto con il cibo, ricominciare a mangiare in modo regolare, imparare di nuovo a riconoscere il senso di fame e sazietà e tornare a vivere una vita normale.
Nutrizionista binge eating Verona e Modena
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